Secondo una recentissima ordinanza della Corte di Cassazione del 21 gennaio 2018, n. 2369 (inedita), grazie ad una corretta informazione il paziente ha la facoltà di scegliere tra le diverse opzioni di trattamento medico; ha la possibilità di acquisire, se del caso, ulteriori pareri di altri sanitari; ha la facoltà di scelta di rivolgersi ad altro sanitario e ad altra struttura, che offrano maggiori e migliori garanzie (in termini percentuali) del risultato sperato, eventualmente anche in relazione alle conseguenze postoperatorie; ha la facoltà di rifiutare l’intervento o la terapia, ovvero di decidere di interromperla; infine ha la possibilità di prepararsi ad affrontare dette conseguenze con maggiore e migliore consapevolezza.