18 maggio 2022

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8114 del 14 marzo 2022 ha confermato un principio consolidato secondo il quale la verifica del nesso causale tra condotta omissiva e fatto dannoso si basa sull’accertamento della probabilità del conseguimento del risultato idoneo ad evitare il rischio specifico di danno.

Tale accertamento deve realizzarsi attraverso un giudizio controfattuale che pone al posto della condotta omessa il comportamento corretto.

Attraverso il giudizio controfattuale è possibile porre la condotta omessa come ipoteticamente compiuta e a quel punto è possibile considerare quale sarebbe stato lo svolgersi degli eventi secondo l’ipotesi del più probabile che non. Quindi, non è necessaria la prova certa che la somministrazione dell’eparina avrebbe evitato, con certezza, il decesso del paziente, bensì riconducendo il grado di fondatezza all’ambito degli elementi di conferma disponibili nel caso concreto c.d. probabilità logica.